Con l'introduzione del Commodore 128, in molti pensavano che la produzione del Commodore 64 si sarebbe presto fermata. Invece il Commodore 64, grazie al prezzo ribassato, continuò a vendere molto bene.
Nel 1986 venne introdotta una nuova versione del Commodore 64, chiamata Commodore 64C. Il nome in codice del progetto era Commodore 64 CR (Cost Reduction), in quanto si trattava di una versione reingegnerizzata che sarebbe andata ad occupare la fascia bassa del mercato.
Il Commodore 64C, chiamato anche C64-II (type 2), era un home computer 8-bit con le specifiche hardware identiche al modello originale del 1982.
Le nuove schede madri ospitavano un numero inferiore di chip per svolgere le stesse funzioni e il nuovo processo produttivo HMOS consentiva di dissipare meno calore. I nuovi Commodore 64C erano così, al tempo stesso, più affidabili e più economici da produrre, e mantenevano la compatibilità con le periferiche già disponibili e l'enorme parco software.
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In realtà , per i due successivi anni, fino al 1988, dai vari stabilimenti di produzione uscivano dei Commodore 64C che continuavano ad utilizzare le vecchie motherboard. Inizialmente venne utilizzata la ASSY 250425 del 1984, ereditata dal precedente modello "biscottone", poi la ASSY 250466, identica alla precedente ma con i 64Kb di RAM su 2 soli chip invece di 8. Solo in un secondo momento venne introdotta la revisione definitiva BN/E, la così detta motherboard "corta", ad alta integrazione, la ASSY 250469 che verrà utilizzata anche nei futuri modelli, fino ai primi anni '90.
Quale processore utilizza il Commodore 64C?Â
L'ultima revisione della scheda madre (ASSY 250469) monta il nuovo processore MOS 8500 (lo stesso del C-128) compatibile con il 6510.
La frequenza di clock è di 1 Mhz (mentre sul C-128 poteva operare anche a 2Mhz), realizzato con tecnologia HMOS (High-performance Metal-Oxide-Semiconductor). Tutti i processori usati sul Commodore 64 erano realizzati dalla MOS Technology, società guidata inizialmente da Chuck Peddle e acquisita da Commodore nel 1976. MOS Technology continuò ad operare come la divisione semiconduttori di Commodore, per questo è anche nota come CSG (Commodore Semiconductor Group). Tuttavia Commodore mantenne la denominazione e il logo "MOS" sui processori fino al 1989.
Quando alcuni indicano come processore il CSG 8500, ci si riferisce quindi allo stessa cpu, viene semplicemente adottata una denominazione differente per il produttore.
Co-processori
Anche il VIC-II (chip video) e il SID (chip sonoro) hanno le stesse identiche caratteristiche del Commodore 64 originale ma beneficiano del nuovo processo produttivo. Il co-processore grafico VIC-II è serigrafato MOS 8565 per la versione PAL e MOS 8562 per la versione NTSC.
Il co-processore audio SID è siglato MOS 8580.
Nuovo Case
Sotto il profilo estetico, il Commodore 64C si discostava notevolmente dal precedente modello biscottone; venne utilizzato un case a basso profilo, più spigoloso, con un design che riprendeva quello del Commodore 128 e dell'Amiga.
Il case abbandonò il classico colore beige in favore di un bianco avorio. Anche la tastiera è bianca ma ne esistono due modelli: il primo (più raro) mantiene i simboli grafici nella parte anteriore dei tasti, mentre la seconda versione, utilizzata nella maggior parte dei Commodore 64C, presenta tutti i caratteri e i simboli nella faccia superiore dei tasti.
A differenza del modello precedente, il Commodore 64C venne prodotto anche negli stabilimenti aperti in estremo oriente, ad Hong Kong e in Cina. Le plastiche utilizzate per il case non rispettavano gli stessi standard: alcune, come nel caso dei computer prodotti in Germania, erano spesse e davano una sensazione di solidità ; altre flettevano sotto il peso della tastiera e della scheda madre e il case produceva fastidiosi scricchiolii.
Sistema operativo
In abbinamento al C64C, Commodore forniva il software GEOS (Graphic Environment Operating System) che per la prima volta portava su Commodore 64 un sistema operativo dotato di interfaccia grafica utilizzabile con il mouse.
Dopo il modello classico, il Commodore 64C è la versione più diffusa: rimase in produzione fino al 1993 e ne vennero prodotte circa 5 milioni di unità .
Il suo valore collezionistico non è elevato ma, per la sua affidabilità , è uno dei modelli preferiti dagli amanti del retrocomputer che intendono utilizzarlo sul campo.