Prima che il Messico cedesse formalmente la California agli Stati Uniti, nel 1848, era già partita la corsa all’oro che dette il via ad un flusso migratorio di migliaia di uomini in cerca di fortuna. La popolazione di San Francisco passò da poche centinaia a oltre 25.000 abitanti nel giro di un paio d’anni. Una crescita incontrollata che favorì la diffusione della criminalità e della corruzione politica. Nella seconda metà dell’800, la regione costiera venne ribattezzata â€The Barbary Coastâ€, espressione del Vecchio West pieno di violenza,
bordelli e gioco d’azzardo.
Fino al 1919, l’unica strada che collegava San Jose a San Francisco era l’antico â€El Camino Realâ€, una polverosa strada di campagna che si snodava lungo le colline, tra pascoli e frutteti. L’unico mezzo per spostarsi velocemente era la ferrovia Southern Pacific. Leland Stanford era il presidente della compagnia che aveva preso in concessione il ramo occidentale della prima ferrovia transcontinentale.
Stanford era stato governatore della California e senatore del Congresso americano. Dopo la morte del suo unico figlio, Leland Junior, Stanford decise di donare un grande appezzamento terriero e di fondare un’università in sua memoria. Fece costruire una stazione lungo la ferrovia, University Park, in seguito rinominata Palo Alto.
Nel 1891, dopo sei anni di lavoro, l’Università di Stanford aprì le sue porte ai giovani della California. Ma non fu la prima università della regione; il campus di Berkeley, dall’altro lato della baia, era già attivo dal 1873. Tuttavia, l’ambizioso obiettivo di Leland Stanford era di creare l’Harvard della Costa Ovest, e offriva grosse somme di denaro ai docenti di istituti prestigiosi come il Massachusetts Institute of Technology di Boston o la Cornell University per convincerli a trasferirsi nella Bay Area, una zona sottosviluppata al confronto delle evolute città della Costa Est.
Nel 1893, Fred Perrine, un professore proveniente dalla Princeton, tenne il primo corso di ingegneria elettrica (all’epoca una nuova disciplina) nella facoltà di Fisica.
Santa Clara Valley La Valle di Santa Clara, compresa fra Palo Alto e San Jose, era originariamente conosciuta con l’appellativo di "Valley of Heart’s Delight" per la grande presenza di frutteti e alberi da fiore. L’agricoltura si era sviluppata rapidamente e la regione era diventata il primo produttore mondiale di frutta. Si arrivarono a contare oltre trenta industrie alimentari nella valle, con gli immigrati cinesi che nel momento di picco rappresentavano il 48% della forza lavoro. La â€Chinatown†di San Francisco diventò la più numerosa comunità cinese al di fuori dell’Asia.
Lo sviluppo delle attività commerciali favorì la crescita delle città portuali, come Redwood City, situata nella penisola fra San Francisco e Palo Alto. La prima guerra mondiale portò un ulteriore aumento demografico, in particolare nella zona di Menlo Park, dove l’esercito americano costituì Camp Fremont, un centro per l’addestramento truppe che ospitava di decine di migliaia di soldati.
La ferrovia dette il primo impulso all’economia della Bay Area.
Subito dopo, le città che stavano rapidamente crescendo avevano un altro urgente bisogno: l’elettricità . In California c’era abbondanza d’acqua, grazie ai fiumi che scorrevano giù dalla Sierra Nevada. Gli imprenditori intuirono che le centrali idroelettriche potevano fornire l’energia elettrica necessaria alle città sulla costa, e gli ingegneri si misero al lavoro per risolvere il problema di distribuire l’alta tensione su lunghe distanze.
I professori e gli studenti di Stanford, sotto la guida di Harris Ryan, arrivato dalla Cornell University nel 1905 per presiedere la facoltà di Ingegneria Elettrica, dettero un contributo fondamentale per lo sviluppo dell’infrastruttura. Venne così inaugurato un modello cooperativo fra università e industria. Le aziende elettriche della Bay Area usarono i laboratori della Stanford e di Berkeley per sperimentare la trasmissione dell’elettricitÃ
ad alto voltaggio. Questa cooperazione, inoltre, formò una generazione di ingegneri con un know-how che non aveva nulla da invidiare a quelli della Costa Est.
Nello stesso tempo, a San Francisco stava crescendo l’interesse per le trasmissioni di messaggi radio. La compagnia di Guglielmo Marconi aveva costruito stazioni radio su entrambe le coste dell’Atlantico, negli USA e in Gran Bretagna, per comunicare con le navi che attraversavano l’oceano. All’epoca, un sistema di comunicazione senza fili rappresentava una vera sfida.