La tastiera a membrana dell'Atari 400 non era il massimo della vita neanche quando fece la sua comparsa nel 1979. L'economico componente veniva pubblicizzato come "a prova di bambino" e "resistente ai liquidi" che potevano essere rovesciati sopra maldestramente. L'Atari 400 era un ibrido fra home computer e console: la tastiera non era considerata di fondamentale importanza per l'utilizzatore tipico.
Per digitare a lungo era sicuramente scomoda, un vero massacro per le dita.
Scomodità a parte, grazie al suo design e al tipico colore marroncino, questa tastiera diventò nel tempo una vera icona vintage.
Niyari, un'azienda giapponese, riprese fedelmente il look della tastiera a membrana dell'Atari 400 quando presentò la Niyari keyborad.
Sul mercato dal 2011, la tastiera di Niyari è una normale tastiera chiclet (con i tasti a isola) e connessione usb, compatibile con un normale PC.
A differenza della tastiera a membrana dell'Atari 400, è presente anche un tastierino numerico. La qualità dei materiali è buona e il look è fantastico ma purtroppo non è più disponibile sullo shop online del produttore.
La nota dolente è il prezzo: 11.980 yen, pari a circa €125, decisamente troppi per una tastiera usb priva di una meccanica raffinata... ma il suo punto forte è il design vintage che strizza l'occhio agli utenti nostalgici.