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I migliori monitor per Mac Mini, Mac Studio e MacBook Air e Pro
(Ultimo aggiornamento: gennaio 2025)
La scelta di un monitor per Mac, che sia per accompagnare un modello Mini, Studio, o un MacBook Air o Pro, è un’operazione all’apparenza semplice ma di fatto insidiosa, soprattutto per chi non vuole affidarsi per forza alle proposte ufficiali della casa di Cupertino (l’Apple Studio Display e il, tanto clamoroso tecnicamente quanto costoso, Pro Display Xdr), ma è intenzionato a rivolgere il proprio sguardo verso dispositivi di terze parti. Questo perché, per quanto a livello puramente teorico qualsiasi monitor presente sul mercato può essere abbinato alla linea Mac, in realtà è necessario verificarne la piena compatibilità, in modo da evitare che le peculiarità tecniche (relative soprattutto alla risoluzione) dei dispositivi Apple possano portare a sgradevoli sorprese che incidono in maniera negativa sulla qualità di visione e sulle prestazioni finali. Qui sotto abbiamo raccolto tutto quello che c'è da sapere.
Qual è la risoluzione dei monitor per Apple
Tutti i computer Mac sono contraddistinti dal supporto di una risoluzione nativa mediamente un po' bizzarra: ad esempio, per il MacBook Air da 15 pollici è di 2560 x 1664 pixel. Questa scelta si deve al fatto che Apple punta a disporre di un rapporto tra la diagonale dello schermo e la risoluzione di circa 220 pixel per pollice. È proprio questa la densità di informazioni visive che contribuisce a ciò che Apple chiama “effetto retina”, ovvero l'illusione che nasconde i pixel quadrati alla vista, lasciando il posto a immagini che sembrano naturali e stampate. Ecco spiegato il motivo per cui l'ideale sarebbe abbinare al proprio Mac un monitor da circa 220 ppi oppure esattamente la metà, quindi circa 110 ppi.
Nel primo caso il computer non compie alcun adattamento, mentre nel secondo scala le immagini prodotte dal computer precisamente alla metà, e dunque senza troppi artefatti grafici. Il tema di fondo è che quando ci si allontana da questi indici (220 ppi e 110 ppi), l'interfaccia grafica standard si mostra molto grande oppure molto piccola, ma per passare a una risoluzione ridimensionata di fatto si domanda all'hardware di fare uno sforzo in più di elaborazione. E quindi, le prestazioni vengono leggermente intaccate. In sintesi: prima di acquistare un monitor per Mac, è sempre bene controllare i pixel per pollice.
Come scegliere il monitor giusto
Terminato l’esame della “questione risoluzione”, esistono poi tutta una serie di ulteriori parametri da tenere in considerazione per valutare se il monitor prescelto è quello più adatto alle proprie esigenze:
- Dimensioni e formato: stabilire lo spazio a propria disposizione è il punto di partenza da cui iniziare la ricerca di un monitor. Il mercato propone soluzioni che partono dai 24 pollici a salire, che possono quindi essere posizionate agevolmente sia su una scrivania in cui tutto deve incastrarsi al centimetro che in una postazione “ad ampio respiro”. I tagli di diagonale maggiori sono consigliabili per chi deve svolgere lavori di precisione, legati per esempio al ritocco di immagini e di filmati, mentre per quanto riguarda il formato, optare per un 21:9 al posto del classico 16:9 può permettere di avere più finestre su schermo contemporaneamente, agevolando la vita a chi deve agire su più fronti.
- Resa video: la risoluzione, la frequenza di aggiornamento, la luminosità, la fedeltà cromatica e la presenza o meno di opzioni di personalizzazione video sono tutti elementi da tenere in considerazione nel valutare un monitor. Soprattutto per chi è impegnato in lavori di editing, un pannello 4k (o superiore) può garantire una pulizia dell’immagine che si rivela estremamente utile, per non dire indispensabile.
- Ingressi: potrebbe non sembrare un aspetto rilevante, ma il numero e la tipologia di ingressi presenti possono avere un peso notevole nella scelta di un monitor. Controllare la quantità di porte hdmi e usb presenti e valutarne le caratteristiche costruttive permette infatti di stabilire sia il numero di apparecchi collegabili che le performance della resa video.
- Extra: sono diverse le componenti aggiuntive che possono rendere l’esperienza d’uso di un monitor più comoda e funzionale. Tra questi segnaliamo la presenza di un braccio mobile che consente di gestire l’angolazione e la rotazione del pannello, di una webcam che può tornare utile per effettuare chiamate o partecipare a riunioni da remoto, o di altoparlanti che permettono di ascoltare file audio senza la necessità di ricorrere all’acquisto di altoparlanti esterni o all’utilizzo di cuffie o auricolari.
La nostra selezione
Nello scegliere i migliori monitor da affiancare a un portatile Apple e ai Mac Mini abbiamo cercato di unire qualità, prezzo e varietà, selezionando 10 proposte progettate per eccellere in differenti ambiti, che possono di conseguenza accompagnare al meglio tanto il lavoro quanto il tempo libero. Per chi fosse invece alla ricerca di qualcosa di differente, abbiamo preparato una serie di gallerie dedicate ai migliori monitor del momento, ai modelli portatili, ai modelli verticali e curvi, a quelli ergonomici e alle soluzioni in 4k per il gaming.
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